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Sesto giorno
 
 
 
21 dicembre
 
 L'ANCELLA DEL SIGNORE
 
Con l'annuncio a Maria, Dio comincia ad attuare le antiche promesse, che riguardano la venuta del Messia e la redenzione del genere umano. Però, come in tutti gli altri suoi interventi passati nella storia d'Israele, così anche in questo capitale intervento di salvezza, Dio chiede la libera cooperazione umana. E' sua l'iniziativa, ma non vuole portarla a compimento senza il concorso delle sue creature. Maria che si proclama "L'ancella del Signore", diventa la vera abitazione di Dio e la Madre del Signore. In tal modo Ella, figlia e fiore di tutta l'umanità, per volontà di Dio è lo strumento indispensabile della nostra salvezza.
 
Sacra Scrittura
Come è possibile?
"Nel sesto mese, l'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine promessa sposa di un uomo della casa di davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da Lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con Te". A queste parole Ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'Angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all'Angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'Angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi , sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'Angelo partà da lei" (Lc 1, 26)
 
 
Meditazione
 
La risposta di Maria
Nella sfera umana, Maria è sola. Nessuno sa quello che avviene in lei. Che cosa dirà? Maria si rende perfettamente conto dell'estrema importanza di ciò che sta per pronunciare. Come una sposa, Ella sa che questo infinito ha due aspetti: uno di gioia, di tenerezza, di gloria; ma anche un altro aspetto: una immensità invisibile di pena, di redenzione, di riparazione. Dire "sì", sarebbe mancare di delicatezza, come se Lei fosse uguale a Dio. Dirà solamente: che ciò avvenga, che ciò mi sia fatto! Come se intendesse far comprendere che gettava la sua libertà nel piano divino, oggi di gioia e domani di sofferenza. Fiat! E' la parola dell'accettazione. E, nello stesso istante, ciò avvenne. Ella lo seppe. Tacque. L'Angelo adorò il divino mistero e si allontanò in silenzio.
(J. Guitton)
 
 Preghiera
 
 Noi ti ringraziamo, o Gesù
 
Per il "sì" libero e generoso pronunciato da Maria nel momento dell'Annunciazione
 Noi ti ringraziamo, o Gesù
Perchè per mezzo di Maria, Ti sei fatto uomo e sei divenuto nostro fratello
 Noi ti ringraziamo, o Gesù
Perché hai associato la Madre tua a tutto il mistero di redenzione e di salvezza degli uomini
 Noi ti ringraziamo, o Gesù
Perchè ci hai dato la Madre tua come nostra Madre amatissima
 Noi ti ringraziamo, o Gesù
 
 
 
 
 
 
 
 
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